È terminato da poco il mio primo Giro Rosa. Dieci giorni molto intensi caratterizzati da 12mila metri di dislivello complessivi e 900km circa. I percorsi sono stati forse un po’ troppo impegnativi, ma sono stata molto contenta di potervi partecipare, cosa che fino ad una settimana prima non sembrava possibile anche se mi sono sempre allenata duramente con la speranza che cambiasse qualcosa. Purtroppo nei due mesi che precedevano il Giro Rosa non ho potuto gareggiare e nelle prime tappe la mancanza del “ritmo gara” si è fatto un po’ sentire.
Per me è stata tutta una novità: prima partecipazione, nuova squadra, nuova bici e nuove compagne. Con loro, ma così anche con lo staff, mi sono trovata da subito bene. Un bell’ambiente, sereno ed armonioso.
Per la cronometro a squadre ero agitata, non l’avevamo mai provata e non sapevamo cosa aspettarci. Abbiamo fatto una buona prova: abbiamo dato tutto nonostante il caldo ed il distacco dalle prime squadre non è stato poi nemmeno così importante. Questo ci ha dato molta carica per i giorni seguenti.
Sono particolarmente contenta per la mia performance alla “tappa regina” in cui si arrivava ai laghi di Cancano. Tappa da subito molto dura, dopo 500m è iniziata già la prima salita di giornata lunga nove km. Successivamente la strada è stata costantemente in leggera salita fino a Bormio.
Lungo il tratto di avvicinamento alla lunga salita finale che portava ai laghi di Cancano su indicazione della squadra ho provato più volte ad attaccare per portarmi all’ inseguimento di una concorrente che già aveva un vantaggio di circa 2 minuti, senza avere però spazio dal gruppo che sempre ha annullato i miei tentativi.
Iniziata la lunga salita finale non sono riuscita a rispondere agli attacchi di Van Vleuten e ho iniziato la mia scalata con il mio passo terminando nelle prime 40.
Un’altra giornata che ricordo con piacere, anche se con un po’ di rammarico, è l’ottava tappa. Dopo una trentina di km io con altre ragazze abbiamo provato ad “evadere” anticipando la prima salita (molto dura con pendenze anche al 12%). Siamo arrivate ad avere anche un vantaggio di 30” ma successivamente le squadre in gruppo si sono messe a tirare e ci hanno ripreso. Scollinata la salita ho attaccato di nuovo e mi sono ritrovata insieme anche alla mia compagna Alice nella fuga che poi è arrivata all’arrivo. Dopo i primi km dell’ultima salita di giornata, forse per la stanchezza dei giorni precedenti, ho ceduto al ritmo e ho dovuto ricongiungermi con il gruppo inseguitore tra cui Van Der Breggen, Van Vleuten, Spratt, Brand e via dicendo.. ho concluso in 20esima posizione. Bene ma non benissimo.
Posso dire che è stata una bellissima esperienza, mi sono divertita molto nonostante la fatica e la stanchezza. Ho terminato in 36esima posizione nella classifica generale e settima tra le giovani U23. Io in quasi ogni tappa ci ho provato inserendomi in diversi tentativi di fuga nonostante il livello delle concorrenti sia stato di primo ordine. Hanno partecipato le migliori atlete a livello internazionale. E che bello vedere tanta gente alla partenza, lungo il percorso ed alla arrivo….
Ora la testa vola già in Francia ?? per il prossimo appuntamento, ovvero la Course by le Tour de France che disputero’ venerdì 19 luglio.