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Ottimo inizio con una grande prova nel crono prologo terminato in quarta posizione con un tempo di 2 minuti e 59″ su un percorso di 2.2 km . Prestazione che ha dato conferma della buona forma fisica riscontrata già nella cronometro finale del Boels Ladies Tour in Olanda. Sono state solo 4 infatti le atlete in gara ( ma anche negli anni passati) a scendere al di sotto dei tre minuti. Grazie a questa mia prova ho potuto vestire la maglia viola riservata ai traguardi volanti.
Il giorno successivo il “menù” era di 130km con una salita di 3km pedalabile da ripetere due volte nella parte finale della tappa. Nonostante la salita non fosse tanto ripida ha fatto molta selezione tant’è che all’ultimo giro è giunto all’arrivo un gruppetto di 20 unità circa. Ho concluso in 17esima posizione, riuscendo ad indossare la maglia bianca di miglior giovane dopo aver aiutato in volata Arlenis (2^ all arrivo).
Il terzo ed ultimo giorno è stato il più impegnativo. Infatti, oltre alla stessa salita del giorno precedente, questa volta ripetuta per 4 tornate, abbiamo percorso altri 2 giri comprendenti la salita di Matraia (6km impegnativa). È stata proprio quest’ultima a fare selezione già al primo passaggio, riducendo il gruppo di testa a 25 atlete. Nella pianura che precedeva l’ ultima ascesa è partita la fuga (poi vincente) di alcune atlete che, inizialmente, non sembrava “pericolosa” . Abbiamo sottovalutato la situazione convinte che poi lungo la salita finale l’avremo riassorbite. Purtroppo non è stato così. Il loro vantaggio è stato sufficiente per resistere al recupero del primo gruppetto ove mi trovavo con due mie compagne di squadra. Errore tattico che ci è costato la maglia di capo classifica generale (di Arlenis Sierra) e la maglia bianca di miglior giovane (la mia).
Ora parto per la Francia (al tour dell’Ardeche) con il desiderio di riscattarmi assieme alle mie compagne, nonostante le sette tappe siano molto impegnative e con molte salite tra le quali quella più famosa del Mont Ventoux.